Le informazioni riportate all’interno di ogni itinerario hanno l’unico intento di presentarlo, aiutare nella eventuale scelta e descriverne le caratteristiche escursionistiche.
La pratica delle attività sportive in montagna esige una conoscenza approfondita del terreno e l'accettazione di un grado di rischio adatto alle capacità di ognuno.
La montagna è un luogo potenzialmente pericoloso e mutevole e la descrizione sottostante è puramente indicativa, l'itinerario escursionistico descritto di seguito può essere soggetto a cambiamenti dovuti a mutazioni dell’ambiente, e la stagione invernale potrebbe richiedere la modifica del percorso, in funzione ad esempio delle condizioni del manto nevoso.
Alcuni dei sentieri indicati possono essere parzialmente o completamente sprovvisti di segnaletica.
Prima di ogni gita è importante verificare le condizioni meteo nella zona prevista e regolare l'itinerario scelto in base alle stesse ed alle propire capacità.
BardonecchiaGite declina ogni responsabilità per incidenti di qualsiasi natura che possano derivare dall'uso o dall'interpretazione
delle informazioni presenti sul presente sito.
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Ultima ripetizione: 04/06/2017 |
Dai rifugi seguire la strada che passa attraverso l'abitato della Valle Stretta e della grange Serre d'Aval e d'Amont, interessati da un programma di ristrutturazione, per arrivare in una ventina di minuta alla vecchio rifugio di valle Stretta, ora abitazione privata, dove si incontra la vecchia strada carrozzabile (ora chiusa al traffico) che sale dai rifugi. Continuando sulla strada dopo una decina di minuti si lascia sulla destra il bivio che porta al lago Verde e si segue la strada fino al pianoro della Fonderia (1911 m, 45 min.dai rifugi).
Al piano prendere a sinistra verso la Maison des Chamois (2100 m), una costruzione bianca situata sulla balza soprastante il Piano della Fonderia, oggi utilizzata come soggiorno estivo. La strada si innalza sul lato sinistro della valle e con pochi tornanti conduce alla casa. Poco prima di raggiungerla seguire le indicazioni Tabor, prendendo il largo sentiero che si innalza sopra la Maison des Chamois, dove dopo il primo tornante è possibile fare rifornimento d'acqua. (2100, 45 min.). Il sentiero supera il pendio e attraversa un largo falsopiano, per arrivare infine al ponte delle Planche (2210, 30 min.), punto dal quale si diparte la maggioranza degli itinerari del vallone del Desinare.
Attraversato il ponte il sentiero si snoda lungo il pendio che scende dalla Rocca dei Serous, prendendo quota con qualche tornante, per poi puntare decisamente verso il Tabor, seguendo il ruscello che percorre un vallone. Dopo avere attraversato una piccola zona di massi (1 ora) il sentiero contorna la base dei Serous, per poi risalire con due balze successive fino al Col des Méandes (2707m, 1 ora), posto alla base della calotta terminale del Tabor.
Qui il fondo è ghiaioso, ed il sentiero prima sale zigzagando sulla sinistra (un facile passaggio su fondo roccioso), poi attraversa in diagonale tutta la larghezza della cima, per arrivare finalmente alla cappella e quindi alla punta vera e propria (3177m , 2 ore - 6H00 totali).
La discesa può essere fatta utilizzando l'itinerario di salita, oppure scendendo
al Lago Bianco , sulla destra del Thabor.
Dalla Cappella scendere per circa una cinquantina di metri di dislivello, fino ad un colle che conduce al vallone del Lago Bianco: seguire il fondo del vallone, fino ad arrivare al Lago.
ATTENZIONE: Il tratto iniziale è piuttosto ripido e fino al Lago non c'è sentiero. Si consiglia la discesa a persone esperte, soprattutto a inizio stagione, quando la presenza di neve, magari ghiacciata, può rendere difficoltosa la variante.
al Lago Pyron , seguendo l'itinerario iniziale fino al Col des Méandes e poi scavalcando il Colle dei Serous, per scendere nel Vallone delle Tavernette, seguendo il sentiero che si snoda ai limiti della parete nord dei Serous, per poi scendere fino al lago. Di qui si rientra al Pian della Fonderia.