Le informazioni riportate all’interno di ogni itinerario hanno l’unico intento di presentarlo, aiutare nella eventuale scelta e descriverne le caratteristiche escursionistiche.
La pratica delle attività sportive in montagna esige una conoscenza approfondita del terreno e l'accettazione di un grado di rischio adatto alle capacità di ognuno.
La montagna è un luogo potenzialmente pericoloso e mutevole e la descrizione sottostante è puramente indicativa, l'itinerario escursionistico descritto di seguito può essere soggetto a cambiamenti dovuti a mutazioni dell’ambiente, e la stagione invernale potrebbe richiedere la modifica del percorso, in funzione ad esempio delle condizioni del manto nevoso.
Alcuni dei sentieri indicati possono essere parzialmente o completamente sprovvisti di segnaletica.
Prima di ogni gita è importante verificare le condizioni meteo nella zona prevista e regolare l'itinerario scelto in base alle stesse ed alle propire capacità.
BardonecchiaGite declina ogni responsabilità per incidenti di qualsiasi natura che possano derivare dall'uso o dall'interpretazione
delle informazioni presenti sul presente sito.
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Ultima ripetizione: 17/06/2016 |
Dai rifugi seguire la strada che passa attraverso l'abitato della Valle Stretta e della grange Serre d'Aval e d'Amont, interessati da un programma di ristrutturazione, per arrivare in una ventina di minuta alla vecchio rifugio di valle Stretta, ora abitazione privata, dove si incontra la vecchia strada carrozzabile (ora chiusa al traffico) che sale dai rifugi. Continuando sulla strada dopo una decina di minuti si lascia sulla destra il bivio che porta al lago Verde e si segue la strada fino al pianoro della Fonderia (1911 m, 45 min. dai rifugi).
Al piano prendere a sinistra verso la Maison des Chamois (2100 m), una costruzione bianca situata sulla balza soprastante il Piano della Fonderia, oggi utilizzata come soggiorno estivo. La strada si innalza sul lato sinistro della valle e con pochi tornanti conduce alla casa. Poco prima di raggiungerla seguire le indicazioni Tabor, prendendo il largo sentiero che si innalza sopra la Maison des Chamois, dove dopo il primo tornante è possibile fare rifornimento d'acqua. (2100, 45 min.). Il sentiero supera il pendio e attraversa un largo falsopiano, per arrivare infine al ponte delle Planche (2210, 30 min.), punto dal quale si diparte la maggioranza degli itinerari del vallone del Desinare.
Attraversare il ponte e continuare lungo il piano in direzione del Grande Ardritto; il sentiero riprende alla fine del
piano, e attraversa verso sinistra, avvicinandosi al torrente che scende dai laghi Gran Tempesta e Bianco.
Continuare lungo il sentiero fino ad incontrare sulla destra il torrente che scende dal Lago Bianco: prendere a destra,
senza attraversare il torrente ed inoltrarsi nel valloncello che passa a destra del Grande Ardritto. Il sentiero, che a
tratti si perde, prosegue sulla destra del torrente nella prima parte, per attraversarlo nei pressi di una pietraia,
continuando quindi sulla sinistra. Continuando a salire si giunge ad un primo pianoro, dominato sulla destra dalla parete
del Grande Ardritto, e, sempre seguendo il torrente, si arriva al lago Bianco (2614m, 1h20).
Dal lago Bianco si costeggia la riva sinistra e si divalla appena al di sotto della parete dei torrioni Meccio: per tracce
di sentiero si attraversa la pietraia, mantenendo la stessa quota. Dopo una discesa di una decina di metri su grandi massi
si risale un crinale e si giunge in vista del lago di Chardonnet, che si raggiunge con una breve discesa (2599m, 20min).
Per scendere ai Lagni Gran Tempesta si attraversa il torrente e si segue il sentiero fino ai laghetti che si trovano
nel fondo valle. Arrivati ai laghetti, svoltare a sinistra e risalire il fianco della montagna, arrivando in pochi minuti
ai laghi Gran Tempesta (2483m, 30min).
Seguendo l'emissario dei laghetti si arriva al Lago Lavoira (2281m, 20min)e, ritrovato finalmente il sentiero,
al Ponte delle Planche (30 min.).