Le informazioni riportate all’interno di ogni itinerario hanno l’unico intento di presentarlo, aiutare nella eventuale scelta e descriverne le caratteristiche escursionistiche.
La pratica delle attività sportive in montagna esige una conoscenza approfondita del terreno e l'accettazione di un grado di rischio adatto alle capacità di ognuno.
La montagna è un luogo potenzialmente pericoloso e mutevole e la descrizione sottostante è puramente indicativa, l'itinerario escursionistico descritto di seguito può essere soggetto a cambiamenti dovuti a mutazioni dell’ambiente, e la stagione invernale potrebbe richiedere la modifica del percorso, in funzione ad esempio delle condizioni del manto nevoso.
Alcuni dei sentieri indicati possono essere parzialmente o completamente sprovvisti di segnaletica.
Prima di ogni gita è importante verificare le condizioni meteo nella zona prevista e regolare l'itinerario scelto in base alle stesse ed alle propire capacità.
BardonecchiaGite declina ogni responsabilità per incidenti di qualsiasi natura che possano derivare dall'uso o dall'interpretazione
delle informazioni presenti sul presente sito.
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Ultima ripetizione: 20/08/2009 |
Dai rifugi seguire la strada che passa attraverso l'abitato della Valle Stretta e della grange Serre d'Aval e d'Amont, interessati da un programma di ristrutturazione, per arrivare in una ventina di minuta alla vecchio rifugio di valle Stretta, ora abitazione privata, dove si incontra la vecchia strada carrozzabile (ora chiusa al traffico) che sale dai rifugi. Continuando sulla strada dopo una decina di minuti si lascia sulla destra il bivio che porta al lago Verde e si segue la strada fino al pianoro della Fonderia (1911 m, 45 min.dai rifugi).
Evitare il bivio a sinistra per il Tabor e proseguire verso la cascata, attraversando il torrente sul ponte della Fonderia, e seguire il sentiero che con pochi tornanti su fondo ghiaioso sale il primo risalto del vallone delle Tavernette.
A questo punto il sentiero si snoda in un vallone pianeggiante con rade foreste di larici, inizialmente in piano e, dopo avere attraversato due volte un ruscello, riprende a salire zigzagando per arrivare ad un secondo risalto (2140 m, 30 min.).
Dal secondo risalto il sentiero si snoda lungo un falsopiano, fiancheggiato a destra la costiera dei Re Magi ed a sinistra dai contrafforti dei Serous, fino a scendere leggermente su un vasto pianoro, dove si dipartono le valli che conducono prima al Lago Peyron e quindi al Colle Peyron, sulla sinistra e al colle di Valle Stretta, sulla destra (2210m, 30 min.).
Seguire il sentiero a sinistra, che risale lungo il torrente emissarrio del lago Peyron fino a raggiungere il lago stesso, posto in una conca imediatamente sotto ai risalti rocciosi che scendono dai Serous (45 minuti, 2H45 dalla partenza).
Dal lago ridiscendere nel pianoro, e percorrerlo in tutta la sua lunghezza; quindi seguire il fondo del vallone, per tracce di sentiero (omini).
Quando il vallone incomincia a restringersi portarsi - sempre seguendo gli omini - sul lao destro, erboso, e risalire direttamente il pendio, fino a raggiungere la quota del colle, quindi puntare direttamente al colle con un traverso (ore 1H45 dal lago, 4H30 dalla partenza)
Dal colle risalire per una decina di metri sulla morena dell'ex-circo glaciale del Tabor, quindi seguirne il filo verso destra, aggirando la rocca dello Cheval Blanc (il percoro è indicato da alcuni omini). In circa tre quarti d'ora si percorre la base della parete ovest, e una volta terminata la morena in una decina di minuti si raggiunge il Col du Cheval Blanc, situato a nord della cima oonima. (2791m, 5H30 dalla partenza)
Da questo punto si segue il sentiero che porta verso il colle di Valle Stretta, e dopo aver superato due laghetti si raggiungono i Laghi Santa Margherita e quindi il rifugio du Thabor, CAF (2472m, 6H30 dalla partenza)
Dal rifugio si scende al Colle di alle Stretta (2434m) e si segue il sentiero che scende al Pian della Fonderia e quindi ai rifugi (2H30, 9H00 totali).